[28-04-2017] Per dimensionare il sistema di accumulo è necessario tenere conto [a] dei consumi medi serali-notturni e [b] della produzione fotovoltaica minima nei mesi peggiori per la carica della batteria.
Da aprile a settembre i sistemi di accumulo rendono al meglio: il forte irraggiamento diurno carica la batteria in poche ore; in caso di prelievi oltre la potenza contrattuale la batteria contribuisce ad alimentare le utenze e si ricarica nuovamente entro la sera.
Con un pò di programmazione nell’impiego dei carichi più gravosi in termini di consumi (forni, asciugatrici, aspirapolvere, ferri da stiro) la batteria sopperisce ai carichi notturni “base-load” – frigo, illuminazione, ricarica telefoni, TV, PC – normalmente inferiori a 600 W complessivi per tutta la notte.
Di seguito il grafico di un giorno tipico di aprile – con sole intermittente e passaggi nuvolosi. Per 24 ore il fotovoltaico e la batteria alimentano tutti i consumi di casa con prelievi da rete nulli – l’apoteosi dell’accumulo!
Per la cronaca, si tratta di un impianto da 6 kW – di cui abbiamo parlato -> qui [web] – con batteria Tesla Powerwall 1 presso un’abitazione bifamiliare.
Per una panoramica dei sistemi di accumulo puoi leggere -> qui [web].
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