L’Italia è tra i Paesi con il maggior numero di stazioni di ricarica pubblica (oltre 8.000), e in continua crescita grazie agli investimenti di operatori semi-pubblici (EnelX, Hera, A2A e altre utilities).
Tuttavia la modalità di ricarica principale è presso la propria abitazione, sia per comodità che per la forte riduzione del prezzo di ricarica —soprattutto per i proprietari di impianti fotovoltaici.
Vediamo intanto quanto costa una ricarica:
Confronto prezzi di ricarica
Consideriamo due modalità di ricarica casalinga: prelievo dalla rete e prelievo diretto dal fotovoltaico; le tariffe sono:
- tariffa energia [utenza residenziale con 6 kW]: 0,28 €/kW]
- tariffa con energia 100% fotovoltaico: 0,12 €/kWh [non un costo, ma un mancato ricavo da scambio sul posto].
Se consideriamo un mix 65% di ricarica da rete e 35% da fotovoltaico (es. nei week-end o pause pranzo), la tariffa media è: 0,22 €/kWh.
Per confronto, la tariffa a consumo applicata da EnelX è: 0,45 €/kWh, quindi circa il doppio del costo casalingo.
Per un calcolo della spesa annuale consideriamo 15.000 km annui per un consumo di 15 kWh / 100 km, pari a 2.250 kWh/anno.
Con ricarica pubblica si ha un costo annuale di 1.012 Euro, con ricarica casalinga un costo di 495 Euro.
Ma che tipo di stazioni di ricarica esistono?
Panoramica stazioni di ricarica [non esaustiva]
Le stazioni di ricarica residenziali si distinguono per l’assenza di sistemi di autenticazione e controllo/contabilizzazione della ricarica. Possono essere montati anche presso alberghi, B&B, parcheggi condominiali nei casi in cui la ricarica sia a carico del proprietario o si sotto un contatore condominiale.
Stazioni ricarica a potenza fissa
Le stazioni hanno potenza fissa (o regolabile ad un livello determinato) da 3,5 kW (cioè 16 A) oppure da 7 kW (32 A) con tensione monofase (230 V) —che copre la maggior parte delle applicazioni residenziali in Italia.
3,5 kW è il livello di potenza più indicato per evitare distacchi dal contatore e ridurre il costo della quota potenza in bolletta, considerato che nella maggior parte dei casi l’auto non si ricarica quasi mai da zero.
I produttori più attivi sono: Abb (wall-box 11-22 kW), E-station, Mennekes, Scame, Viessmann, Webasto.
Mennekes e Scame sono anche produttori di prese adottate come standard di mercato.
I prezzi di fornitura variano da circa 800 Euro a 1.500 Euro a seconda delle funzionalità [principalmente nel controllo della ricarica e nel monitoraggio da remoto].
Quasi tutte le stazioni sono dotate di protezione differenziale lato AC da 30 mA, mentre solo alcune della protezione DC da 6 mA obbligatoria dall’anno 2020.
E per caricare l’auto con il fotovoltaico?
Stazioni ricarica a potenza variabile
Le stazioni a ricarica variabile misurano la corrente in prelievo dalla rete e modulano la potenza di assorbimento della ricarica in modo da evitare distacchi del contatore e massimizzare l’autoconsumo dal fotovoltaico, se presente nell’impianto.
La misurazione è effettuata da pinze amperometriche intorno al cavo di fase.
I modelli principali sono prodotti da Scame e Zappi. I prezzi sono tra 1.300 Euro a 2.200 a seconda dei modelli.
Al prezzo di fornitura va aggiunta la linea cavo (10 mmq) dal quadro di casa alla stazione, l’interruttore magnetotermico in partenza dal quadro e il costo di installazione.
Approfondimenti e riferimenti
Dati rete ricarica EV in Italia – Il Sole 24Ore » qui
Report Smart Mobility Politecnico di Milano » qui
Prodotti proposti da Solar Farm » qui